Il rapporto tra cibo ed emozioni può diventare molto complesso e complicare il modo in cui ci relazioniamo al nutrirci.
Spesso finiamo per scegliere cosa mangiare controllando l’apporto energetico e la percentuale di nutrienti contenuti in un alimento piuttosto che il gusto o le nostre preferenze alimentari.
Questo può avvenire anche in assenza di un vero e proprio disturbo alimentare.
Certi alimenti finiscono per essere considerati dei tabù.
Questo avviene perché sono considerati troppo energetici o non sani. Consumarli può provocare sensi di colpa, sentimenti di autosvalutazione ed ansia.
Momenti di convivialità e condivisione intorno alla tavola possono diventare per questo motivo grande fonte di stress e possono essere evitati con sempre maggior frequenza.
Questo laboratorio su cibo ed emozioni, organizzato in occasione della VII giornata del fiocchetto lilla, ha lo scopo di tornare con la memoria ai momenti in cui il cibo era svincolato da qualsiasi tipo di giudizio salutistico, ma usato come un mezzo di condivisione e celebrazione dello stare insieme in serenità.